Ha preso avvio la fase di sperimentazione nella Zona Aretina del Sistema Emergenza Urgenza Sociale – SEUS regionale. Si tratta della realizzazione di un livello essenziale che permetterà, quando entrerà a regime, di fronteggiare 24 ore e 365 giorni all’anno situazioni gravi e improvvise sotto il profilo sociale.
Il SEUS è un sistema di secondo livello che non può essere attivato dai cittadini, ma solo dagli segnalanti pubblici preposti. Quali sono i casi in cui può essere attivato il Servizio Emergenza Urgenza Sociale? Esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili: sono queste le motivazioni più frequenti. In questi casi il SEUS garantisce un pronto intervento di sostegno immediato per stabilizzare la situazione o per evitare un suo peggioramento o un rischio per l’incolumità della persona coinvolta.
“Siamo molto soddisfatti di poter partire anche in questa zona – sottolinea Patrizia Castellucci, Direttrice dei Servizio Sociali della Asl Toscana Sud Est -. Dopo aver avviato la sperimentazione SEUS nella provincia senese e grossetana è un grande traguardo iniziare oggi anche in quella aretina. Tutto il personale dei servizi sociali è impegnato da mesi in un percorso formativo e preparatorio per la riorganizzazione dei servizi sociali zonali andando a definire e strutturare un ambito professionale nuovo e innovativo. È una sfida culturale e professionale importante che consente la realizzazione di un livello essenziale. Il Dipartimento dei Servizi Sociali dell’Asl Toscana Sud Est crede fermamente nelle potenzialità del SEUS e svolge la sua funzione di infrastruttura culturale-organizzativa e di snodo per l’integrazione, nelle sue varie declinazioni, delle diverse realtà territoriali, amministrative e organizzative”.
Come funziona il servizio di Pronto Intervento Sociale del SEUS?
È previsto che il servizio venga attivato attraverso segnalazioni di soggetti pubblici (in primis i servizi sociali territoriali, le amministrazioni comunali ma anche le forze dell’ordine e il pronto soccorso) che si trovino di fronte ad una situazione di emergenza-urgenza sociale personale o familiare, ad un evento calamitoso o ad una situazione di emergenza climatica.
A seguito della segnalazione, la Centrale Operativa per le emergenze di servizio sociale effettua la valutazione professionale e fornisce una assistenza immediata per la fase emergenziale attraverso l’attivazione delle Unità territoriali composte prevalentemente da Assistenti Sociali. L’intervento si conclude con l’affidamento della persona al servizio sociale territorialmente competente e agli altri servizi necessari, nel primo momento utile per garantire la continuità della presa in carico.