In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo del 2024 il Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo coinvolge alcuni tra i più importanti artisti italiani a difesa dei diritti delle persone autistiche.
Mercoledì 3 aprile (con inizio alle ore 21.5) al teatro Goldoni di Livorno è in programma il concerto “Heroes – Omaggio a David Bowie” con una super band guidata da Paolo Fresu. Il progetto è sostenuto dal Comune di Livorno, dalla Regione Toscana, dal teatro Goldoni di Livorno ed è organizzato da Officine della Cultura.
Paolo Fresu che interpreta David Bowie, già questo è una grande notizia e lo fa per una grande causa, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.
Assieme a Fresu (tromba) ci saranno Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (basso), Christian Meyer (batteria).
Un concerto con un valore speciale che unisce la grande musica di Bowie ai temi della giustizia sociale e dell’inclusione, tanto cari allo stesso Duca Bianco.
Bowie è un autore immortale che si è sempre battuto per la diversità ed è stato vicino a coloro che soffrono e che vengono emarginati dalla società.
Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo
Questo evento ha come obiettivo quello di dare voce e palco a chi voce e palco non ha.
Grazie alla disponibilità di questi grandi artisti per una notte Livorno sarà teatro di una società accogliente ed inclusiva. Il Coordinamento da tempo si batte per ottenere il rispetto e la dignità delle persone autistiche, ed il loro diritto ad una vita piena, fatta di libertà e cura. Abbiamo scelto di essere nel cuore delle persone, di chiamare la comunità a teatro, di chiedere a grandi personalità artistiche di percorrere una parte del viaggio assieme a noi, per questo il concerto del 3 aprile assume un valore speciale ed una dimensione che va oltre la musica. L’Autismo non è una malattia ma uno stato di vita che rende unici i nostri figli, come lo siamo tutti. Unici e spesso emarginati e considerati solo per la loro patologia e non per il contributo straordinario che potrebbero dare alla comunità.