A Montepulciano, c’è un’Associazione di Promozione Sociale che prende il nome di “Rinasco per Ubuntu”. Il suo obiettivo? L’aiuto concreto allo sviluppo del villaggio di Vugizo, in Burundi.
“Uno sviluppo che può essere apportato con il miglioramento dei metodi di coltivazione e delle strutture scolastiche – racconta Athanase Tuyikeze, Vicepresidente dell’Associazione – Io sono originario di Vugizo, nella provincia di Makamba, nel sud del Burundi. Sono arrivato in Italia agli inizi del 2000, quando nel mio paese c’era la guerra e mio fratello grazie alla carriera sportiva, era arrivato a Siena. Quando mi ha proposto di venire in Italia e in Toscana, ho accettato, come avrei potuto non farlo. A Siena ho fatto praticamente tutto il percorso scolastico, le scuole medie, le superiori e la Facoltà di Agraria di Firenze. Per me venire qui è stato un sogno incredibile e oggi lo è vedere come cresce l’Associazione”.
Per Athanase, provenendo da un contesto agrario, è stata naturale la scelta di una università che trattasse di metodi di coltivazione, di biotecnologie agrarie e di gestione del territorio. “Rinasco per Ubuntu” è una realtà molto conosciuta e sostenuta dagli abitanti della Valdichiana e sono molti i giovani imprenditori che hanno sposato la causa, andando spesso in Burundi per aiutare. Dall’Associazione stanno nascendo cose molto belle che riempiono di gioia e di soddisfazione gli occhi di Athanase: “Io mi sento di avere due origini, quella del Burundi, che non potrò mai dimenticare, e quella della Valdichiana, dove vivo e cresco i miei figli. Più vado avanti e più capisco che questi due mondi si somigliano molto. La Valdichiana era terra di mezzadri che andava e va avanti con l’agricoltura, e anche il Burundi è terra di contadini. Solo che nella mia “casa attuale” c’è stato uno sviluppo ben diverso, un’evoluzione che in Burundi cerchiamo di far arrivare adesso, ma che è un po’ complicata”.
L’associazione nasce da Athanase, persona curiosa per natura che con la sua formazione agraria, ha iniziato a domandarsi perché in Burundi l’approccio agricolo non funzionasse. Quasi ogni anno tornava a Vugizo per cercare di capire quali fossero le differenze tra la Valdichiana e la sua terra: “Vedevo persone che lavoravano la terra ma che non riuscivano a raccogliere. Durante i miei tanti viaggi e quelli degli altri membri dell’Associazione, abbiamo cercato di trasformare il modo di coltivare la terra. Oggi c’è una vera cooperazione tra le persone laggiù che coltivano la terra e chi sta qui, che a turno, ogni anno, va in Burundi a vedere gli sviluppi e ad aiutare. Ogni volta che l’associazione cresce, un pezzettino per volta, il mio sogno si fa sempre più concreto”.
Tutto è partito nel 2019, con la sperimentazione da parte di Athanase e di altri membri dell’Associazione, di un modo diverso di piantare proprio a Vugizo. Poi qualche anno dopo, è stato individuato un territorio dove lavorare: “Lì abbiamo fatto un lavoro fantastico perché siamo riusciti a portarci un impianto di acqua direttamente da una sorgente. Tutte cose fatte da noi, in modo artigianale ma con conoscenza del territorio. In 15 giorni abbiamo fatto questo impianto e oggi i miei concittadini lavorano su 2 ettari. Successivamente, visto che in Burundi piove tantissimo ed è tutto collinare, abbiamo iniziato a fare i terrazzamenti e a provare a coltivare piante che non c’erano, come le barbabietole”. Sì perché in Burundi si possono coltivare le barbabietole, i fagioli, le carote, il mais, il grano e tanto altro e uno dei progetti della Cooperativa in Burundi è fare una ricerca autoctona di semi del Burundi, perché purtroppo per diverse cause, sono spariti la maggioranza di semi importanti come il miglio e il sorgo. L’obiettivo è aumentare la biodiversità del territorio.
Nella “spedizione” dello scorso anno dall’Italia, è stata costruita la sede della Cooperativa con un piccolo impianto fotovoltaico e adesso, lo step di quest’anno è aprire un negozio dove vendere i prodotti: “Vogliamo creare lavoro dal campo lavorato dagli abitanti del posto. Se produciamo economia lì, le persone possono andare avanti da sole e noi possiamo impegnarci in altri progetti, che ce ne sono miliardi. Ma intanto loro avranno la sicurezza alimentare, che è fondamentale”. Inizialmente l’Associazione organizzava numerosi eventi per raccogliere fondi, oggi invece la realtà è talmente conosciuta in Valdichiana, che le persone si interessano e donano di loro spontanea iniziativa e non solo, ci sono tante Associazioni locali, dell’intero territorio, che organizzano eventi di raccolta fondi. Una bella soddisfazione per Athanase, lo si legge nei suoi occhi, una bella gioia anche per i tanti che ogni anno o quasi, vanno a Vugizo per aiutare chi al momento ha meno ma ha grandi potenzialità.
Una realtà, quella di “Rinasco per Ubuntu” che valeva la pena essere raccontata.
Vai avanti così Athanase, hai Ubuntu e lo avrai per sempre!