Proposta legge per autonomia abitativa di neomaggiorenni in affido o comunità residenziali

La misura, approvata dalla giunta, è rivolta ai cosiddetti “care leavers”. La Regione stanzia 500 mila euro per contributi di sostegno all’affitto

Ci sarà un contributo speciale sull’affitto per i giovani “care leavers”, ragazze e ragazzi che diventano maggiorenni vivendo fuori dalla famiglia di origine, in comunità residenziali o in affido, a seguito di un provvedimento di tutela da parte dell’autorità giudiziaria e che desiderano avviare un proprio autonomo progetto di vita.

Lo prevede una proposta di legge del presidente Giani e dell’assessora alle politiche sociali e abitative Serena Spinelli che ha appena ricevuto il via libera della giunta e che passa adesso all’esame del Consiglio regionale.  Una proposta di legge che va ad inserire un nuovo articolo, specifico per questa misura,  integrando così la legge 65 del 2010 dedicata al sostegno all’autonomia abitativa dei giovani.

Di fatto si tratta di un aiuto per 3 anni al pagamento del canone di locazione, destinato ai giovani tra diciotto e ventuno anni che risiedono al di fuori del nucleo familiare di origine a seguito di un provvedimento di tutela  dell’autorità giudiziaria: da 2.700 a 4.200 euro l’anno, ripartiti in quote semestrali anticipate, a seconda della presenza di figli o il tipo di abitazione scelta. Dopo l’approvazione della proposta di legge, sarà predisposto uno specifico bando regionale per l’accesso ai contributi.

“Si tratta di un accompagnamento concreto all’autonomia che la Regione mette a disposizione di giovani che hanno avuto un’infanzia o un’adolescenza molto difficili e che in questo modo, quando diventano maggiorenni, possono avere un contributo importante nella costruzione del loro nuovo percorso di vita”  commenta il presidente Giani.

“In Toscana – dichiara l’assessora Spinelli –  stiamo già portando avanti da anni e facendo crescere le azioni del programma sperimentale ministeriale per il sostegno all’autonomia dei cosiddetti ‘care leavers’, che stanno dando riscontri positivi e offrendo opportunità ai ragazzi e alle ragazze coinvolti. Adesso con questa proposta di legge, la Regione vuole affiancare a tutto questo una nuova misura, dedicata a un aspetto di fondamentale importanza nella costruzione di un percorso di vita autonomo come quello abitativo e dell’accesso alla casa”.

La misura, infatti, si affianca al progetto sperimentale del Ministero a cui la Toscana aderisce già da sei anni: un progetto, con finanziamenti ad hoc, che prevedono vari tipi di sostegno, come il supporto alla crescita personale, l’orientamento alla formazione, l’inserimento nel mondo del lavoro. La sperimentazione era stata avviata in Toscana nel 2018 su tre ambiti territoriali e si è progressivamente ampliata fino a coinvolgere nel 2024 dieci diversi ambiti.