L’importanza dell’inclusione lavorativa

Inclusione sociale e lavorativa. Questi i temi del convegno organizzato dal Consorzio di cooperative sociali COOB con il patrocinio della Camera di Commercio Arezzo-Siena tenutosi stamane presso la sede senese di Piazza Matteotti.

Il programma della mattinata è iniziato con i saluti istituzionali del segretario generale, Avv. Marco Randellini, e del consigliere della Camera di Commercio Arezzo-Siena Gabriele Mecheri, per poi presentare il Consorzio ed il suo sviluppo e lavoro sul territorio senese e non solo da parte del presidente Michele Vignali: «Oltre 30 imprese sociali operative in tutta la Toscana, nell’alta Umbria, nell’alto Lazio e, da febbraio 2024 anche in Liguria. Siamo un Consorzio che cerca di costruire sviluppo economico e sociale affiancando al ruolo di general contractor di servizi quello di partnership per l’innovazione sociale. Nel senese siamo presenti con quattro cooperative sociali che ringrazio per il lavoro svolto e continua a svolgere, La Proposta, Solidarietà, Servizi e territorio e Puntoacapo. Stiamo per chiudere il bilancio 2023 e studiare l’impatto sociale che l’anno scorso contava circa 113 milioni di euro di valore totale generato a beneficio della collettività».

A introdurre la tavola rotonda “Le opportunità per le imprese e la sostenibilità sociale” la Responsabile Area Inserimento Lavorativo COOB Consuelo Buggiani: «Inclusione sociale e lavorativa uno dei principi fondamentali e costituenti del Sistema SQC COOB, ecco che siamo felici di avere presenti qui ben sei aziende che racconteranno le loro esperienze e speriamo possano essere linfa per progetti futuri».

Importanti le storie raccontate da Stefania Milani di Pluriversum, Dott. Carlo Locatelli di Corima Division, Maria Teresa Peccheneda di Collocamento mirato area senese, Dott. Balli Giuliano e Domenico Nuzzi di Penny Italia, Valentina Feti di Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, Debora Cinà di Cortesie Senesi (LSxenia srl): esperienze di inserimenti lavorativi di ragazze e ragazzi che hanno terminato la loro esperienza per alcuni dei quali “ha cambiato la vita”.
«La cooperativa, e quindi il Consorzio, ha affrontato criticità e difficoltà ma il messaggio che mando alle aziende è di confrontarsi e parlare: siamo un vantaggio ed opportunità per l’azienda che deve inserire persone fragili al loro interno. I rapporti proficui nati in questi anni con le imprese profit devono essere la base da cui partire per interfacciarsi con altre realtà profit» a dirlo Emilia Sarri, Cooperativa sociale Solidarietà.

A conclusione del convegno è intervenuto Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, il gestore dei rifiuti nei 104 comuni dell’Ato Sud: «Con COOB dialoghiamo quotidianamente per il lavoro che svolge in tutto il territorio gestito. Un rapporto consolidato nel tempo, che mira al miglioramento continuo della qualità dei servizi e dell’ambiente”.