44.000 badanti in Toscana

Assistono una popolazione che invecchia sempre di più

Le assistenti familiari, comunemente chiamate badanti, sono quasi 44.000 in Toscana. A questa figura professionale ha dedicato un convegno la Regione. Obiettivo: definire in maniera sempre più chiara la figura dell’assistente familiare all’interno della rete di cura socio-sanitaria, sia per consentire l’emersione del lavoro non regolare (secondo alcuni studi arriva sino al 60%) sia per favorire la loro formazione e qualificazione.
Al convegno, organizzato a Firenze presso l’auditorium di via Alderotti hanno partecipato funzionari e dirigenti regionali del settore, rappresentanti di Anci, delle Società della Salute, e delle parti sociali. I lavori sono stati introdotti e conclusi dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.

“Il tema della cura e dell’assistenza domiciliare – ha dichiarato l’assessora Spinelli – è fondamentale visto il progressivo invecchiamento della popolazione, ma anche nel rispetto delle aspettative delle persone, che in larghissima parte, e comprensibilmente, avendo la necessità di essere supportati vogliono mantenere la propria indipendenza e restare il più a lungo possibile nel proprio ambiente familiare e domestico”.
“La riflessione nasce da un confronto costante con le organizzazioni sindacali, con i quali abbiamo sottoscritto due specifici accordi in materia di formazione e accreditamento, così come dal dialogo con i comuni e la rete dei servizi territoriali” – ha proseguito l’assessora.
“Per favorire il funzionamento di questo sistema, rendendolo sempre più qualificato e professionale” – ha aggiunto – “ritengo decisivo il lavoro sull’accreditamento, che sta dando risultati significativi, consentendo anche di far emergere il lavoro irregolare. In prospettiva vogliamo rafforzare la possibilità di collocamento tramite i Centri per l’impiego, per qualificare ulteriormente la professionalità e dare un aiuto concreto alla famiglie, che spesso incontrano difficoltà proprio nel reperimento della persona da assumere”.

I dati
Secondo i dati Inps sono 43.858 le assistenti e gli assistenti familiari in Toscana. Un numero costantemente cresciuto nell’ultimo decennio (erano 38.368 nel 2013). La stragrande maggioranza delle operatrici viene dall’est europeo, ma è un vantaggio che sta diminuendo a vantaggio di centro e sud America e di Asia medio-orientale. La crescita maggiore che si registra riguarda il nostro Paese: le badanti italiane, infatti, sono più che raddoppiate in dieci anni: dalle 4.009 del 2013 si è passati alle 8.761. Altro dato significativo quello anagrafico: l’età delle badanti cresce; la massima parte ha tra i 50 e i 59 anni, ma un fetta sempre più significativa è nella fascia d’età successiva, tra i 60 e i 64.
A livello territoriale Firenze detiene il primato per la presenza di badanti (30,8%) e a livello di capoluogo Siena registra ben 15 badanti ogni 100 anziani (la media regionale è di 13,5).

L’accreditamento
Il sistema dell’accreditamento costituisce la premessa essenziale per operare a livello pubblico sull’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare.
Per essere accreditati è necessario che gli operatori possiedano almeno uno di questi requisiti: un rapporto di lavoro in campo assistenziale comprovato dall’iscrizione all’Inps, un’esperienza professionale di almeno 3 mesi in questo ambito, l’attestazione di una formazione in campo assistenziale.
Per ottenere l’accreditamento l’assistente familiare presenta al Comune apposita istanza esprimendo anche il consenso alla diffusione dei propri dati di contatto che possono a quel punto essere inseriti in elenchi e diffusi dai Comuni, dalla Società della salute e dalle zone distretto.
L’accreditamento è obbligatorio quando la famiglia riceve un contributo da parte di Enti pubblici.
Attualmente gli assistenti familiari accreditati sono 5.099.

Il “Pronto badante” – Servizi sociali di sollievo
E’ il progetto toscano, attivo dal 2016, che offre un aiuto rivolto alle persone ultra sessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Dal luglio scorso la gestione del progetto, che fin qui era stata regionale, è stata delegata a Società della salute e zone distretto, mentre la Regione mantiene il coordinamento e il monitoraggio.
Il numero da chiamare è lo 055.4383000, unico per tutta la Toscana, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.30 e il sabato dalle 8 alle 15. Dal momento della segnalazione viene offerto supporto e tutoraggio entro massimo quarantotto ore. L’operatore orienta la famiglia o la persona anziana sui servizi territoriali disponibili e gli adempimenti amministrativi necessari, compresa la ricerca di un assistente familiare accreditato e tutte le informazioni utili al miglioramento della qualità della vita all’interno dell’ambiente domestico. Inoltre per l’anziano in stato di fragilità è disponibile un libretto di famiglia da 300 euro, una tantum, per 30 ore di assistenza familiare da utilizzare per le prime necessità.
In 7 anni sono oltre 106.000 le telefonate arrivate al numero verde, 45.300 le visite domiciliari, telefoniche o da remoto, oltre 28.000 i sostegni economici erogati attraverso l’attivazione di voucher.