L’amministrazione comunale di Arezzo aveva dato disco verde alla Fraternita dei laici, storica istituzione i cui vertici sono di nomina comunale, per l’accoglienza di 14 migranti. Il sindaco Ghinelli aveva anche ringraziato il Primo Rettore, Pier Luigi Rossi per la disponibilità. Ecco la dichiarazione dello stesso sindaco e della sua vice, Lucia Tanti: “Se da una parte ci sentiamo di condividere e supportare pienamente il percorso della presidente Meloni, che per la prima volta con un atteggiamento deciso e al tempo stesso collaborativo ha individuato nella necessità di accordi bilaterali l’unica soluzione per fermare gli sbarchi, dall’altra non possiamo che essere a fianco del Prefetto e dunque del governo nel far fronte ad una emergenza che espone il nostro paese in maniera evidente a causa della sua connotazione geografica. Il richiamo del governo ad una alleanza istituzionale può e deve essere ascoltato proprio in questa fase nella quale a livello nazionale ed europeo si stanno ponendo la basi per una rivoluzione copernicana volta a proteggere i nostri confini e la nostra nazione”.
Tutto bene, quindi? Non nel centro destra che governa la città. Consenso alle decisioni della Giunta comunale e della Fraternita è arrivato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e OraGhinell ma non dalla Lega. Un dissenso sintetizzato da Gianfranco Vecchi, segretario della Lega: “Sicuramente c’è stato qualche difetto di comunicazione ma non nel mio partito che ha tenuto una linea chiara fin dall’inizio esprimendo contrarietà all’uso delle strutture destinate agli aretini in difficoltà. Linea ribadita dal comunale e dal provinciale”.