Il progetto di ciclismo sociale della Fondazione Allianz UMANA MENTE
Per raccontare la storia di Piergiorgio e dei ragazzi del Team SuperEroica ci vorrebbe Francesco De Gregori: “Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta / Un’unica passione per la bicicletta”. Una passione che Piergiorgio, ragazzo con la sindrome dell’X Fragile, coltiva da sempre e quando, il giorno della sua comunione, riceve in regalo una bicicletta nuova, con la scusa di scendere in garage ad ammirarla, salta in sella e scappa. “Dall’entusiasmo ha percorso diversi chilometri, fino a casa della nonna per farle vedere il suo nuovo ‘bolide’ ” racconta la mamma. Poi è arrivata la Bianchi vintage, regalo del fratello Giovanni, e nel 2019 Piergiorgio ha corso la sua prima Eroica, dimostrando che non è solo in grado di pedalare per 86 chilometri, ma anche che può arrivare ovunque.
Sulla scia dell’esperienza di Piergiorgio, quest’anno la Fondazione Allianz UMANA MENTE ha stretto una collaborazione con Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica, per dare vita a una squadra ciclistica, ribattezzata “SuperEroica”, composta da cinque ragazzi con disabilità intellettiva, insieme ai loro preparatori e ai volontari; un gruppo di oltre venti persone, che hanno corso sulle strade bianche attraversate dalla competizione ciclistica. Un’esperienza raccontata in due puntate da Bike Show TV, primo canale televisivo esclusivamente dedicato al ciclismo.
“L’incontro tra Piergiorgio e la Fondazione – spiega Nicola Corti, Segretario Generale della Fondazione Allianz UMANA MENTE – risale al 2013, quando alla fine del suo percorso scolastico, Piergiorgio è stato inserito nel progetto L’Orto e l’aia nel Borgo, un’iniziativa di agricoltura sociale della Fondazione che ha creato un orto sociale a Borgo San Felice, Relais & Châteaux oltre che azienda agricola di proprietà del Gruppo Allianz a Castelnuovo Berardenga. Da quel momento, con Piergiorgio è nata una profonda amicizia, fino alla scoperta della sua passione per la bicicletta e alla decisione di farlo gareggiare”. Un gruppo di ragazzi con disabilità che affronta una corsa ciclistica così particolare e impegnativa come L’Eroica può sembrare un fatto eccezionale, nel senso di eccezione, ma l’obiettivo è molto più ambizioso: “Il mondo della disabilità è molto variegato, tant’è vero che non esiste solo chi ha una disabilità fisica, ma anche chi ha una disabilità intellettiva. E questi ultimi non possono prendere parte a competizioni ciclistiche paralimpiche. Per noi non si trattava di realizzare un momento ludico, ma un’occasione per affrontare il tema della disabilità intellettiva e del superamento delle barriere. Quello che abbiamo fatto quest’anno vorremmo diventasse un piccolo, grande, movimento per tutti quegli atleti con disabilità intellettiva che vorranno cimentarsi nel ciclismo, magari stipulando accordi con gli enti ciclistici preposti per arrivare a gareggiare anche in altre corse”, sottolinea Nicola Corti. Un altro dei cinque ‘eroici’ è Nicolas, diciassette anni, con ritardo cognitivo. Per la prima volta nel 2019, Nicolas ha tolto le rotelle di sostegno alla sua bicicletta e, poi, la scuola che frequentava gli ha dato la possibilità di fare attività ciclistica pomeridiana, ma soprattutto ha incontrato Paolo Casconi, che oggi è il suo allenatore e con il quale ha affrontato L’Eroica. “Da quando ho iniziato ad allenare Nicolas, l’ho sempre trattato e lo continuo a trattare come una persona senza alcuna disabilità. In realtà mi devo concentrare, mi devo sforzare per trattarlo come una persona con disabilità. Quando i genitori, anni fa, si sono accorti che lo trattavo come una persona qualunque, mi guardavano fisso. In quel momento mi sono detto che forse stavo sbagliando qualcosa, forse stavo esagerando e ho affrontato il discorso con loro. Invece mi hanno rincuorato, mi hanno detto che ero la prima persona a vederlo sotto questa luce, a vederlo come un atleta e nient’altro”. La Fondazione Allianz UMANA MENTE non si è limitata a coinvolgere i ragazzi e il gruppo dei volontari che li hanno accompagnati nell’impresa, ma ha anche fornito loro le biciclette e le divise vintage, come previsto dal regolamento della competizione.
Un grande raduno da ogni angolo del mondo per percorrere le strade che attraversano le colline toscane; una gara senza vincitori né vinti che, quest’anno, grazie alla Fondazione Allianz UMANA MENTE, ha assunto una veste sociale. Ma anche un sassolino nello stagno del ciclismo paralimpico, attualmente aperto solo a persone con disabilità fisica.
Fondazione Allianz UMANA MENTE
La Fondazione Allianz UMANA MENTE è nata nel 2001 su impulso del socio fondatore Allianz S.p.A. La Fondazione è stata sviluppata sul modello anglosassone delle fondazioni d’impresa, con l’obiettivo di offrire risposte concrete ai bisogni delle persone con disabilità e dei giovani con svantaggio. Un’esperienza che in Italia ha fatto scuola ed è stata di esempio per altre fondazioni d’impresa. “Siamo un piccolo gruppo di persone all’interno del Gruppo Allianz – ricorda Nicola Corti –, ma abbiamo l’appoggio di tutti, perché ‘fare la differenza’ è un concetto che piace e che fa sentire ogni collega parte di qualcosa d’importante”. Tra i numerosi progetti realizzati, la Fondazione Allianz UMANA MENTE ha ideato iniziative che utilizzano lo sport come veicolo privilegiato per favorire l’inclusione sociale. Negli ultimi anni, la Fondazione ha attivato collaborazioni con la Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina; con la Federazione Italiana Wheelchair Hockey; con Allianz Powervolley Milano ha creato il progetto Volley4All – la pallavolo per tutti, con partite di sitting volley aperte a persone con disabilità e senza. Infine, la Fondazione ha recentemente supportato il progetto ObiettivoSci della società sportiva Obiettivo3, per reclutare e formare giovani atlete e atleti desiderosi di praticare lo sci alpino paralimpico. Dalla sua nascita la Fondazione ha sostenuto su tutto il territorio nazionale oltre 66 mila persone con differenti situazioni di bisogno, stanziando oltre 38 milioni di euro a favore di 267 progetti. A livello internazionale, la Fondazione Allianz UMANA MENTE è referente per l’Italia dell’Allianz Foundations’ Network che riunisce tutte le fondazioni del Gruppo Allianz nel mondo.